Rishi Yoga

Lo Yoga della Cultura Rishi ha origini molto antiche e si sviluppa attraverso una sadhana dinamica che deriva dall’Ashtanga Yoga classico e dallo Yoga Sidda del sud dell’India. Si arricchisce di tecniche di matrice Tantrica, lasciando grande spazio alla profonda conoscenza e all’applicazione dei Pranayama.

Lo Yoga divulgato dall’Associazione Culturale Tartaloto APS ha le sue radici nella Cultura Rishi trasmessa dal Maestro Yogiraj Aruna Nat Giri, il quale ha ricevuto gli insegnamenti dal suo venerabile Maestro Yogamaharishi Dr. Swami Gitananda Guru Maharaj.

Il programma è suddiviso in livelli: principianti, intermedi e avanzati. Ogni praticante attraverso il respiro, le posture e le sequenze dinamiche apprende come raggiungere l’equilibrio tra corpo, mente ed emozioni; impara ad armonizzare e a indirizzare l’energia vitale creando schemi e geometrie. Con la pratica costante si sviluppano la consapevolezza e la concentrazione, che preparano all’esperienza della meditazione. L’individuo seguendo il percorso scopre il controllo e la comprensione del Sè come strumenti di protezione, purificazione ed evoluzione personale. Uno stile di vita sano e un’alimentazione equilibrata e rispettosa dell’ambiente sono un supporto indispensabile per chi pratica Yoga.

L’insegnante

Marina Serina

Laureata in Filosofia, dopo essersi dedicata all’atletica, nel 1997 inizia a studiare lo yoga all’interno del Centro di Cultura Rishi di Milano aperto da Sabrina Grifeo  e lì conosce il Maestro Yogiraj Aruna Nath Giri, che seguirà fino alla sua morte nel 2020. Nel 2007 fonda con Angelo Avogadri l’Associazione Culturale Tartaloto e il Centro Rishi di Crema.

Nel 2020 a New York incontra uno dei pilastri dello yoga moderno, il Maestro Srï Dharma Mittra e inizia a frequentare la sua scuola (www.dharmayogacenter.com) divenendone insegnante di primo livello. L’integrazione così divenuta possibile fra i due metodi ha spalancato nuovi orizzonti di creatività, stimolando grande interesse fra gli allievi.

Ha collaborato a lungo con le scuole, consapevole che lo yoga può influenzare positivamente lo sviluppo psicofisico del bambino/a e del ragazzo/a. Per lo stesso motivo ha avviato con successo corsi di yoga per persone con problemi motori, persone diversamente abili, donne in gravidanza e anziani.

Da sempre attiva e interessata alla cultura asiatica, è impegnata in una propria ricerca sul jainismo e su alcuni aspetti della cultura vedica e prevedica.

Il Maestro Aruna

Yogiraj Aruna Nath Giri, il nostro Maestro, ha lasciato il suo corpo terreno il 20 ottobre 2020.
I suoi preziosi insegnamenti rimarranno come tesori nella nostra pratica, così continueremo a tenere viva la sua memoria.

Yogiraj Aruna Nath Giri è nato in Argentina nell’anno 1941. La sua intensa carriera artistica presto lo porta in Europa, dove viaggia in diversi paesi. Nel 1969 visitando l’Oriente, conosce in India il Maestro Yogarishi dr. Swami Gitananda e per un intero anno rimane nel suo Ashram. Durante questo lasso di tempo inizia ad approfondire la conoscenza dell’essenza delle tecniche della cultura dello Yoga dei Rishi, e viaggia per tutta l’India visitando molti luoghi sacri ed incontrando Maestri di elevata spiritualità. Al ritorno in Europa sviluppa la pratica dello yoga ed inizia ad insegnare in diversi paesi come la Francia, la Danimarca e l’Italia. Allo stesso tempo amplia la propria ricerca scientifica seguendo le linee più avanzate nel campo della Neurologia e della Nutrizione cellulare. Nella sua evoluzione spirituale riesce a fondere tali conoscenze con un solo obiettivo: elevare la coscienza dell’essere umano sviluppando tutto il suo potenziale.

Secondo i suoi insegnamenti, la Scienza e la Spiritualità possono oggi portarci sinergicamente a comprendere la struttura fisica, mentale e psichica del nostro essere e tutte le sue potenzialità. Ogni qualvolta potremo sviluppare questa coscienza ci manterremo sani, miglioreremo il nostro equilibrio interiore, ci esprimeremo più armoniosamente nelle nostre relazioni e ci apriremo a una comprensione più profonda della nostra esistenza.

Nei primi anni 80 Aruna Nath Giri si trasferIsce in Sicilia, a Palermo, dove fonda il Centro di Cultura Rishi oggi riconosciuto a livello internazionale. Molte altre volte torna in India per incontrarsi con il suo Maestro e partecipa a vari corsi avanzati. In queste occasioni riceve istruzioni ed insegnamenti speciali sulla Cultura dei Rishi affinchè possa a sua volta trasmettere l’essenza di questa antica Scienza. Nella sua vita riceve i titoli di Yogacharia, Yogashree e in seguito di Yogiraj. Agli inizi degli anni 90 inizia a viaggiare per il Sud America tenendo conferenze e seminari.

Il grande interesse suscitato dal suo Insegnamento induce i suoi studenti in Argentina a fondare l’Associazione AROUE che comprende diversi Centri disseminati in diversi luoghi di questo Paese. Anche in Italia negli ultimi anni sono stati fondati altri Centri: uno a Milano, uno a Crema e altri due a Palermo, dove il Maestro svolge un’intensa attività effettuando visite periodiche, tenendo conferenze, seminari e incontri personali.

Il suo contributo ai Centri è fondamentale per quello che è il suo Insegnamento sui temi Universali. L’Insegnamento dei Rishi copre tutti i piani della comprensione umana e si basa su un lavoro sia esteriore che interiore e per il quale è necessaria una vasta conoscenza di tecniche ed esperienze yogiche, un’ampia conoscenza della fisiologia, neurologia, psicologia, alimentazione… I suoi viaggi per diverse località del mondo e lo studio profondo con grandi Maestri gli hanno fornito una vasta conoscenza di diverse culture e di diversi pensatori di questo secolo: il Maestro Aruna Nath Giri continua a lavorare per l’integrazione delle diverse tradizioni d’Oriente e d’Occidente. Il suo Insegnamento fondato sull’antica Cultura dei Rishi è una sfida per l’uomo del nuovo millennio qualsiasi sia la sua condizione sociale o la sua età. Recentemente ha effettuato viaggi in Egitto, Etiopia, Perù e Bolivia, India, Cambogia e Messico e costantemente è invitato a tenere conferenze e seminari in diverse parti del mondo.

I corsi

Yoga principianti:
Scienza e filosofia del respiro

Nel Primo Livello si impara a conoscere il proprio sistema respiratorio nella sua interezza, scoprendo che normalmente la respirazione che si attua è estremamente limitata e sufficiente appena a consentire la sopravvivenza dell’organismo. Attraverso varie tecniche l’allievo è portato ad ampliare la propria capacità respiratoria e con essa la propria forza vitale. Coordinati nel ritmo della pratica, vengono proposte alcune Asana (posture) e Kriya (movimenti) per sciogliere le articolazioni e per tonificare i muscoli.

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Yoga intermedi:
Armonizzazione dell’energia

Una volta scoperto e compreso lo strumento della respirazione, siamo pronti per affrontare uno degli aspetti meno conosciuti e tra i più straordinari dello Yoga dei Rishi: il Pranayama ossia il controllo delle energie vitali attraverso la regolazione della respiro. Un mezzo potente ed efficace per armonizzare lo stato fisico, psichico ed emozionale della persona.

L’allievo è gradualmente introdotto alla pratica di Pranayama tradizionali di pulizia e purificazione delle nadi (canali sottili del corpo) e allo sviluppo di un sistema di 6 Pranayama specifici per l’armonizzazione e l’equilibrio del sistema nervoso. La Sadhana si arricchisce di nuove posture e nuove Krya (sequenze) volte a sviluppare nell’allievo una maggiore consapevolezza dello spazio tridimensionale che ognuno di noi occupa.

Alle tecniche base di rilassamento si aggiungono nuove tecniche preparatorie alla meditazione.

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Yoga Avanzati:
Mandala e schemi d’energia

Affiniamo il lavoro con i Pranayama e le posture ed impariamo ad armonizzare il corpo, la mente e le emozioni attraverso un nuovo uso dell’ Energia vitale: scopriamo come indirizzarla in specifiche parti del corpo attraverso la pratica dei Mandala Pranayama, speciali geometrie esoteriche.

In questo livello si pongono le basi per un lavoro profondo con le energie sottili dei Chakra (Laya Yoga), al fine di percepire come l’Energia Universale possa divenire uno strumento di protezione, purificazione e di evoluzione personale.

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Dharma I

Sadhana intensa ideata da uno dei pionieri dello Yoga moderno, Srï Dharma Mittra; gli esercizi proposti si articolano in una sequenza che include saluti al sole nello stile vinyasa in forme più o meno estese, a secondo del grado di preparazione dell’allievo. Seguono posture classiche rivisitate dalla grande creatività del Maestro: asana che lavorano sinergicamente per elasticizzare giunture e tendini, potenziando muscoli e raddrizzando lo scheletro. Al termine della pratica l’allievo sperimenta una profonda sensazione di apertura realizzata nel corpo e nella mente. Il Maestro Dharma invita ogni essere umano a giocare con il proprio corpo: è infatti nella dimensione ludica, appassionata e leggera, che il praticante consegue ciò che il Maestro definisce “la meditazione in movimento”, anche più potente della contemplazione statica. Il metodo include pranayama e vari esercizi di ricarica energetica del sistema nervoso.

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Dharma Gentile

Proposta Yoga che mantiene la medesima struttura codificata dal Maestro ( Metodo Dharma) per il benessere completo della persona, ma che viene in parte semplificata in parte arricchita da esercizi di rilassamento e allineamento posturale. Il risultato è una sadhana vivace e accessibile a tutti. Il metodo include pranayama e vari esercizi di ricarica energetica del sistema nervoso.

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Yoga Life Trail

Yoga Life Trail (YLT) è un nuovo paradigma che invita l’uomo a prendersi cura di sé in prima persona. È pratica comune di molte forme di meditazione scansionare il proprio corpo, ma qui lo si fa spostando l’accento sugli aspetti energetici e dinamici dell’organismo. La metodologia è quella dei Jattis, che consentono lo scioglimento delle articolazioni e il rilascio delle tensioni muscolari, con una sequenza di movimenti che partono dalla testa-viso e terminano nelle sollecitazioni di caviglie e piedi, e sono accompagnati da un’operazione cognitiva di ciascuna parte del proprio sé/figura (realizzando il binomio mente/corpo).

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Il rilassamento secondo
la cultura dei rishi

Il corpo umano è diviso in 108 aree dalle maggiori articolazioni fino alle minime giunture e considerando lo spazio di cavità e pareti che le racchiudono. Il nome sanscrito tradizionale per definirle è marma la cui traduzione più appropriata è complesso di giunture. Dunque possiamo contare 108 punti complessi e su di essi applicare le tecniche di rilassamento. Quando queste giunture e le zone circostanti sono rese pesanti, rilassate e prive di movimento in esse si scollegano i più importanti recettori nervosi, si allenta la stretta tra mente e corpo e la persona beneficia di un di ristoro completo dell’organismo. L’allievo, una volta divenuto capace di un autentico profondo rilassamento, viene guidato verso tecniche avanzate di Yoga Nidra, in grado di rinvigorire la mente e permetterle di accedere a risorse psichiche straordinarie.

Preksha meditation,
l’antica pratica jaina

In ogni pratica della vita e della cultura Jaina troviamo assoluto e inderogabile il precetto della non violenza che si sviluppa in ogni piega della quotidianità, anticipando e smascherando fenomeni di aggressività celati in nervosismi, isterie e rigidità della vita moderna. Si ritiene che l’attitudine e la scelta di comportamenti non violenti possa essere sviluppata attraverso l’educazione o recuperata con un decondizionamento del sistema nervoso e un lavoro profondo di riprogrammazione psichica del consesso dell’io. La facoltà chiamata in causa in questa operazione è Prekshà, la percezione; l’obiettivo è lo sviluppo di un essere umano equilibrato, avulso e naturalmente lontano e disinteressato ad ogni forma di violenza e aggressività.

Meditazione Taoista

Praticare la meditazione significa essere nel mezzo di “qualcosa”, portare e mantenere l’attenzione su un “oggetto” senza farsi distrarre. Quando trascendo i sensi gradualmente acquisto quiete, il corpo fisico si rigenera, le emozioni si placano, la mente si apre e diviene più ricettiva. Affinché questo stato di coscienza si manifesti imparo a gestire l’energia attraverso tecniche di concentrazione, accompagno il flusso vitale al centro e poi lo espando per trovare la pace perfetta.

La Meditazione Taoista viene anche chiamata Nei Dan (alchimia interna), antenata del Wei Dan (alchimia esterna) e costituisce una delle massime eredità che la millenaria filosofia Taoista ci ha trasmesso. Qui lo Yin e lo Yang, i due principi che reggono il mondo, trovano la loro manifestazione: hanno radice uno nell’altro ma sono opposti, si intersecano ma rimangono ben distinti.

La Meditazione Taoista va a scrutare dentro di noi in profondità e è legata a doppio filo alla conoscenza e alla conservazione delle energie vitali, nostre e del Cosmo del quale siamo parte integrante e con il quale abbiamo una continua relazione di scambio, purtroppo a volte inconsapevole. E’ un esercizio mistico, tanto prezioso quanto raro rivolto alla realizzazione completa dell’essere umano.