La scuola bottega

Dove tradizione e creatività si incontrano con equilibrio rispetto ed etica

Lo Yoga è una disciplina empirica con contenuti spirituali volta allo sviluppo, alla protezione e alla sopravvivenza dell’essere umano nella sua interezza.

Lo Yoga agisce con esclusivo fine di bene per la crescita personale della persona come singolo individuo e come parte sostanziale e creativa del gruppo.

Lo Yoga per raggiungere i propri scopi sceglie di praticare e diffondere Ahimsa, la non violenza. Al principio di Ahimsa sottendono in modo naturale l’equanimità, il rispetto, la benevolenza.

Decalogo

1. La Scuola di Yoga a Bottega si ispira a una tradizione importante e stabile, ma che al contempo permette ai partecipanti il confronto e la ricerca, l’osservazione della realtà è accolta nei suoi infiniti aspetti mutevoli.

2. Nella Scuola di Yoga a Bottega è presente un canone d’identità. Una parte di esso, la tradizione dei Maestri, è fissa, un’altra è mobile e in costante costruzione ed è l’esperienza diretta della bottega.

3. Il linguaggio è parte del metodo. Una parte è fissata nell’uso del Sanscrito, un’altra è aperta e creativa, perchè fa appello alla capacità di rielaborazione personale attraverso la lingua madre dei partecipanti.

4. Nella Scuola di Yoga a Bottega non ci sono record da battere, non c’è competizione. I tempi e i cicli delle persone sono rispettati. Viene data importanza alla ripetizione e sono ben visti “i tempi morti” da intendersi come concentrazione di forze e assestamento del sistema vivente.

5. Chi opera nella Scuola a Bottega promuove e coltiva, per sé e per gli altri, la disciplina, l’accoglienza, l’autorevolezza e l’empatia. Nasce un senso di continuità tra sé, l’ambiente e gli altri. Nella Scuola di Yoga a Bottega gli attori sono tre: il Maestro, l’allievo e il gruppo.

6. Il Maestro, come rappresentante della tradizione, è presente come fonte d’ispirazione e modello ideale superiore. I suoi insegnamenti sono raccolti e tenuti come semi preziosi da custodire, comprendere, coltivare. Far fiorire per un bene più ampio e collettivo.

7. L’allievo non è un consumatore con diritti a priori, né un cliente da soddisfare. La struttura dell’insegnamento è molto più profonda e si basa su una relazione di fiducia reciproca. Solo allora diventa efficace. Il suo segno distintivo è una naturale amicizia tra le parti priva di ogni forma di attaccamento.

8. L’uniformità del gruppo (come corpo docente) è espressione di una philia (l’utile), nel senso di un’équipe preparata e altamente professionale che si impegna coerentemente e con passione a trasmettere gli insegnamenti della scuola. A tal fine è imprescindibile la pratica in gruppo dei docenti, ciò assicura una crescita armoniosa del Centro come entità vivente.

9. Alla sadhana “sul tappetino” si riconosce il primato dell’esperienza diretta come atto di trasmissione del sapere, comprensione e progressivo avvicinamento alla saggezza. La ricerca della Verità.

10. La Scuola a Bottega nasce nella forma di una libera associazione no profit pertanto per proprio credo, statuto e natura non può trasformarsi, né esistere od operare, in alcun tipo di società o cooperativa o start up in abito culturale, commerciale, sociale, legale o didattico. Ogni eventuale bene mobile o immobile è proprietà esclusiva della associazione scuola a bottega.

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